Sono ormai trascorsi più di 50 anni da quando, nell’aprile 1971, il Rettore Don Leonardo Trischitta, ci chiedeva di organizzare un gruppo di bambine che, vestite di bianco, portassero le corone per il rito di incoronazione del Sacro Simulacro presieduto dal Servo di Dio mons. Francesco Fasola. Pertanto, avevamo preparato due belle ceste con raso e tulle bianco nella quali sistemare le corone e fatto diverse prove per ordinare il corteo delle bimbe.
Giunta la mattina del 2 Giugno 1971 una lunga processione snodava per la stradina che collega la Chiesa madre di Mongiuffi al Santuario. Erano presenti le varie associazioni: Immacolatine, Luciane, Figlie di Maria e seguivano poi le bimbe, che alternandosi portavano le corone. A presiedere il pellegrinaggio era proprio mons. Fasola che procedeva dietro allo stuolo dei Seminaristi di Messina ed Acireale. Ma a focalizzare l’attenzione dei presenti era la bella statua della Madonna che, in maniera inconsueta, veniva condotta al Santuario rivestita degli ex-voto d’oro, ma senza le corone. Seguivano il corteo numerose autorità locali e molti sacerdoti vi presero parte, insieme a una moltitudine di devoti giunti dai paesi vicini.
Il momento culminante della Celebrazione, officiata sul sagrato, fu dopo l’omelia quando mons. Fasola, benedicendo le corone, le pose sul capo della veneratissima statua. Il suono delle campane, con i fuochi d’artificio e forti applausi riecheggiarono l’auspicio liturgico del Vescovo: «come con le nostre mani sei coronata in terra, così anche noi possiamo meritare, per la Tua intercessione, di essere coronati di gloria in cielo dal Tuo Figlio, Gesù Cristo».
Un evento simbolico vissuto in terra, ma col forte desiderio di una piena realizzazione per noi in cielo dove vorremmo stare accanto alla Madre celeste per l’eternità.
M.C. e A.S.
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